Si dibatte molto in questo periodo sul futuro di Gagliardini e Gabigol, giovani talenti approdati all’Inter che hanno seguito due percorsi diversi. Il primo, titolare fisso da quando è arrivato, ha portato solidità al centrocampo; l’altro usato con accortezza, ha timbrato con la prima rete nel nostro Campionato contro il Bologna – caso vuole proprio come un certo Luís Nazário de Lima.
In passato abbiamo più volte visto “cestinare” qualche talento – in quanto il calcio italiano era talmente fertile da proporcene con una generosità smisurata – ora le società di serie A questo lusso non possono più permetterselo.
A fronte delle spese ingenti – più di 50 mln di euro complessivi – la richiesta dell’Inter a Mister Pioli è quella di far crescere i due campioncini con parsimonia, in modo da non disperdere il loro valore e le capacità.
Di conseguenza oltre alle doti naturali da plasmare e incrementare, il compito di Pioli è quello di valorizzare il materiale umano, le attitudini, la personalità, lo spirito di sacrificio, il temperamento, evitando nel modo più assoluto di creare un ambiente ovattato intorno al talento.
Perché ad oggi Gagliardini ha giocato più di Gabigol?..... continua qui