PRESENTAZIONE DR. DI MICCO - PSICOLOGO DELLO SPORT Da anni impegnato in realtà professionistiche Lombarde e dell'Emilia Romagna, quest'anno il dr. Silvio Di Micco Psicologo dello sport, è entrato a far parte dell' U.S.D Tribiano, come nuova e importante figura professionale a supporto dell’attività del settore giovanile. Di seguito una breve intervista con Pier Luigi (Gigi) Colasante, nostro responsabile organizzativo, in cui ci ha spiegato il suo ruolo: G: Ciao Silvio, la prima domanda, forse la più scontata e che i più si chiedono, è: Di cosa si occupa lo Psicologo dello sport e come interagisce in una società sportiva? S: Ciao Gigi! Lo Psicologo dello sport interviene sui tecnici per migliorare la collaborazione nello staff, per formare in tema di comunicazione efficace, sviluppo psicologico del bambino, dinamiche di gruppo, gestione delle relazioni, entrando in contatto con i genitori, sostenendo l’importanza della valenza educativa e del divertimento. L’obiettivo perseguito dallo psicologo deve essere quello di creare un linguaggio comune per tutte le figure presenti che aiuti tutti a dirigersi nella stessa direzione e un ambiente che permetta di offrire ai piccoli atleti la migliore esperienza sportiva possibile. G: Come vedi la figura dell'allenatore nello sport giovanile? S: L’allenatore nello sport giovanile occupa una posizione che va al di là della situazione sport specifica, assumendo il ruolo di educatore e allargando la sua influenza allo sviluppo psicosociale del bambino nel suo complesso. Per questo motivo la formazione dei tecnici è fondamentale. Bisogna sempre rammentare di utilizzare il calcio come strumento educativo e sviluppare la consapevolezza dei tecnici rispetto al loro ruolo di istruttori e di educatori. G: La FIGC crede molto alla figura dello psicologo, tanto che la sua presenza con un progetto ben strutturato diventa un prerequisito per ottenere il certificato di “Scuola Calcio Elitè”. Qual è il tuo parere in merito? S: L’accresciuta richiesta di intervento della Federazione su problematiche relazionali nel mondo calcio, evidenzia la necessità di lavorare sulle diverse figure che a vario livello operano nelle società sportive, per formare ad una adeguata gestione delle relazioni interne ed esterne (relazioni con altre società, dirigenti, collaboratori genitori, allenatori, atleti,) al fine di far comprendere l’importanza di essere un “buon esempio”. G: Di cosa necessità una società sportiva per la crescita dei giovani atleti? S: Sicuramente, la costruzione di un adeguato ambiente educativo e relazionale per il bambino/adolescente e la possibilità che tutti vivano pienamente il loro ruolo evitando sovrapposizioni e ingerenze che confondono il bambino e lo pongono in una posizione conflittuale rispetto alla comprensione delle figure di riferimento. G: Di cos'altro ti occuperai? S: Di gestire e garantire, in collaborazione con i tecnici, l’inclusione di tutti i bambini che partecipano all’attività sportiva. Inoltre, mi occuperò di co-costruire, rispetto alle caratteristiche psicologiche delle diverse fasce di età, proposte sportive che siano realmente adeguate alle possibilità non solo fisiche e motorie, ma anche psicologiche e mentali dei piccoli atleti G: Il Tribiano Calcio crede molto in questa nuova, per noi, figura professionale, affinché il background del settore giovanile si perfezioni, collocando in armonia la crescita dei ragazzi con la crescita sportiva. Figura fortemente voluta dalla direzione e dal presidente Ombretta Andreoli, siamo certi che sarà un ulteriore passo avanti nella creazione di un ambiente positivo ed educativo in cui far maturare in modo adeguato i Nostri ragazzi. Ti auguriamo pertanto un buon lavoro con il ns settore giovanile, con la consapevolezza della tanta fiducia riposta in te per un aiuto fattivo al miglioramento della nostra unione sportiva. S: Grazie a voi e anche a tutto lo staff, ai ragazzi e ai genitori, con i quali avrò modo di collaborare durante la stagione. Buon lavoro a tutti !