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Silvio Di Micco

Bullismo: l'effetto spettatore



L'effetto spettatore, definito anche apatia dello spettatore o effetto testimone, è un fenomeno della psicologia sociale che si riferisce ai casi in cui gli individui non offrono alcun aiuto ad una persona in difficoltà, in una situazione d'emergenza, quando sono presenti anche altre persone. La probabilità d'intervento è inversamente correlata al numero degli spettatori. In altre parole, maggiore è il numero degli astanti, minore è la probabilità che qualcuno di loro presterà aiuto.



L'effetto spettatore fu dimostrato per la prima volta in laboratorio da John Darley e Bibb Latané nel 1968 dopo che si erano interessati all'argomento seguendo l'omicidio di Kitty Genovese nel 1964.Questi ricercatori organizzarono una serie di esperimenti che dimostrarono l'esistenza di uno dei più importanti e più replicati effetti della psicologia sociale. In un tipico esperimento, il soggetto è o da solo o in un gruppo con altri soggetti oppure in un gruppo con dei complici dei ricercatori. Viene inscenata una situazione di emergenza e gli psicologi misurano quanto tempo occorre perché i soggeti intervengano, se intervengono. Questi esperimenti hanno trovato che la presenza di altri inibisce l'aiuto, spesso di un largo margine. Ad esempio, Bibb Latané e Judith Rodin (1969) inscenarono un esperimento con protagonista una donna in pericolo in cui i soggetti erano o soli o con un estraneo o con un amico. Il 70 per cento dei soggetti nella condizione "solo" gridarono o andarono ad aiutare la donna dopo che avevano creduto che fosse caduta e ferita mentre quando c'erano altre persone nella stanza soltanto il 40 per cento dei soggetti offrì aiuto.

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