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Silvio Di Micco

Fobie e emozioni: L'esperimento di Pavlov



Ivan Pavlov, fisiologo russo, studiò il meccanismo della salivazione dei cani in presenza di cibo. Si era reso conto che i suoi cani cominciavano a salivare prima di vedere il cibo. Il solo fatto di sottometterli ad alcune condizioni provocava la risposta della salivazione.

Pavlov dedusse che i suoi cani, in qualche modo, avevano associato l’esperimento alla somministrazione del cibo. Per fare luce su alcuni aspetti ancora misteriosi dell’apprendimento, Pavlov ideò una serie di esperimenti. L’obiettivo era confermare l’ipotesi che quando due stimoli vengono presentati in modo concomitante, finiscono per essere associati.



L’esperimento che dimostrò l’esistenza del condizionamento classico fu l’associazione del suono di una campanella al cibo. Per ottenere questo risultato, Pavlov collegò a un certo numero di cani un misuratore di salivazione. Pavlov suonava una campanella e subito dopo dava il cibo ai cani. Alla vista del cibo, naturalmente, i misuratori indicavano salivazione nei cani.

Dopo aver presentato un certo numero di volte i due stimoli (campanella e cibo) in modo concomitante, Pavlov riuscì ad associarli. La dimostrazione era che il solo suono della campanella era in grado di stimolare la salivazione nei cani. Certo, è importante anche sottolineare che questa avveniva in misura minore rispetto alla salivazione ottenuta dalla reale presenza del cibo.

L’esperimento dimostrava che uno stimolo inizialmente neutro poteva provocare una risposta completamente nuova attraverso l’associazione dello stesso a uno stimolo significativo. Tale fenomeno è chiamato condizionamento classico.



Il condizionamento classico si compone di quattro elementi principali:

  • Stimolo incondizionato. È uno stimolo che possiede un valore significativo per il soggetto, cioè è in grado di provocare una risposta di per sé. Nell’esperimento di Pavlov lo stimolo incondizionato è il cibo.

  • Risposta incondizionata. È la risposta fornita dal soggetto in presenza dello stimolo incondizionato. Nell’esperimento è rappresentata dalla produzione di saliva provocata dalla vista del cibo.

  • Stimolo condizionato. È lo stimolo inizialmente neutro, che non genera alcuna risposta significativa nel soggetto. Attraverso l’associazione con lo stimolo incondizionato, è in grado di provocare una nuova risposta. Nel caso dell’esperimento di Pavlov è il suono della campanella.

  • Risposta condizionata. È la risposta del soggetto allo stimolo condizionato. Nell’esperimento in questione la risposta condizionata è la salivazione dei cani al suono della campanella.


Il condizionamento classico consiste nell’interazione di questi quattro elementi. La presentazione di uno stimolo neutro insieme a uno stimolo incondizionato in molte occasioni trasforma lo stimolo neutro in uno condizionato. Quest’ultimo, quindi, darà una risposta condizionata, simile a quella incondizionata. In questo modo si crea un nuovo apprendimento attraverso l’associazione di due stimoli.


Il condizionamento classico è alla base di numerosi studi che ci hanno permesso di comprendere molti aspetti dell’apprendimento umano. Grazie a esso, conosciamo meglio il fenomeno delle fobie o il modo in cui associamo le nostre emozioni a nuovi stimoli

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